Risale al 10 settembre un avvistamento insolito nell’oceano dei Bitcoin: una grossa balena, dal valore complessivo di circa 1 miliardo e 18 milioni di dollari (94.504 Bitcoin) si è spostata sul blocco n. 593468.

Non c’è nessun errore: per Whale nel linguaggio delle criptovalute si intendono quantità spropositate di coins. La cosa che sorprende non è tanto la balena in sé, in quanto spesso e volentieri avvengono transazioni estremamente cospicue tramite i Bitcoin, ma il fatto che i portafogli implicati nella transazione rimangono completamente sconosciuti.

@Whale_Alert: nessuna ipotesi confermata

Gli esploratori della blockchain, tra cui @whale_alert è il più celebre, non sono riusciti a rintracciare gli enti coinvolti: hanno ipotizzato si trattasse di enti istituzionali, tra i pochi che hanno accesso a simili somme, ma nessuna ipotesi è stata confermata.

Si è scoperto che la balena è stata costituita da quattro indirizzi: il primo portafoglio ha trasferito il 56% della somma, mentre i restanti si sono occupati del 44%. Si tratta di un portafoglio che si è scoperto essere aperto dal Settembre 2015 e aver realizzato in totale altre sei transazioni, tutte di entità medio-piccola.

L’interesse è scaturito in seguito alla frequenza con cui balene, seppur non di questa entità, sono state avvistate nell’ultimo anno e da come questa, a differenza delle altre, sia completamente ignota: non sono state segnalate autorizzazioni da parte delle banche per un simile scambio né, d’altro canto, si conosce il portafoglio di destinazione.

La balena porta in alto il Bitcoin

Un’ipotesi che si sta facendo strada tra gli analisti è che il recente aumento della quotazione del Bitcoin, da 10.569 dollari a 10.790 dollari sia dovuto proprio a questo gigante che ha solcato le acque della crypto agli inizi di settembre.

Come tutte le criptovalute, infatti, anche le quotazioni del Bitcoin traggono immenso giovamento dalla loro utilità: più vengono impiegate più il loro valore sale.

Ovviamente nel caso del Bitcoin non è solo l’utilità a stabilirne il valore ma anche le operazioni di speculazione finanziaria che vengono realizzate quotidianamente e alcuni fattori interni, quali l’hashrate e l’Halving.

Per sapere come fare previsioni sul Bitcoin, la cosa migliore è rivolgersi alle guide redatte da specialisti che vi possono spiegare per filo e per segno il funzionamento del complesso mondo delle criptovalute e, in particolar modo, della madre di tutte le monete digitali, il Bitcoin per l’appunto.

Perché vengono realizzate le balene?

La ragione sottostante alla realizzazione delle balene è molto semplice: avete mai provato a fare transazioni anche grosse tramite una banca? Se si, avrete sicuramente sentito dei costi di rimessa.

I costi di rimessa sono costituiti da:

  • Commissione, ovvero il costo esplicito, applicato stesso al momento in cui si invia il denaro, anche se a volte vi sono commissioni anche sul prelievo;
  • Spread applicato al tasso di cambio, ovvero il costo implicito della rimessa;
  • Altri costi, tra i quali si annoverano quelli per la sicurezza della transazione;

Su piccole somme questi costi gravano in maniera ridotta mentre, invece, su transazioni grosse come quella della balena di cui sopra, possono avere un’incidenza non indifferente sulla somma reale che il destinatario si vede recapitare.

In confronto alle transazioni tramite canali ufficiali, invece, quelle realizzate attraverso criptovalute presentano costi pressoché irrisori: nel caso della balena di 1,018 miliardi di dollari, i costi sono stati di circa 700 dollari. Si tratta di una cifra irrisoria se confrontata con il volume dell’operazione.

Parimenti, altri casi di balene, hanno visto ad esempio il bitcoiner Loaded spostare 212 milioni in Bitcoiner pagando solo 4 dollari di commissione nel mese di Maggio. Nel mese di Luglio, invece, 450 milioni sono stati spostati con un costo complessivo di appena 400 dollari.

Il vantaggio dei Bitcoin è immenso ed è alla base della loro incredibile fortuna!

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