La battaglia di Alesia, considerata un vero e proprio capolavoro di strategia militare, ha visto i Galli, guidati da Vercingentorige, combattere contro l’esercito di Gaio Giulio Cesare, conquistatore di oltre 80 città, soggiogatore di trecento popoli, colui che ha imprigionato e ucciso oltre un milione di uomini, il tutto in neanche dieci anni di combattimenti in Gallia. Andiamo a scoprire di più sulla battaglia in cui Cesare ha vinto contro Vercingentorige.
Riassunto della battaglia di Alesia
Atto di chiusura nella guerra fra i Romani e i Galli, questi ultimi altro non erano che i Celti (chiamati “Galli”, appunto, dai Romani) i quali vivevano nell’area che oggi corrisponde alla Francia, al Belgio, alla riva Occidentale del Reno in Germania, alla Svizzera e ai Paesi Bassi. A quei tempi, tutta quest’area era conosciuta come la Gallia. In epoca repubblicana, anche l’area a Nord del fiume Esino, nella parte settentrionale dell’Italia, faceva parte della Gallia (era denominata, infatti, Gallia cisalpina).
Combattenti feroci, che non si tiravano indietro e molto coraggiosi, i Galli erano caratterizzati dal torturare i nemici prima di ucciderli. Lo stesso trattamento era riservato anche a donne e bambini. Vercingentorige è una figura di spicco nella battaglia di Alesia. Condottiero gallo, principe e figlio del nobile Celtillo egli è stato Re degli Averni e, per una serie di circostanze, fra cui l’uccisione del padre, si è ritrovato, sin da giovanissimo, ad avere un ruolo e un potere rari per ragazzi di quell’età.
Nonostante la sua giovane età, Vercingentorige riuscì a radunare tutte le popolazioni della Gallia sotto un solo comandante, cosa che nessun altro era mai riuscito a fare prima. Nonostante il suo spiccato talento militare, egli poté ben poco contro le grandi capacità di stratega militare possedute da Giulio Cesare.
Giulio Cesare, infatti, riuscì a catturare e imprigionare Vercingentorige proprio nel corso della battaglia di Alesia e lo tenne come prigioniero a Roma per 5 anni. Tradizione voleva che nessun prigioniero dei Romani fosse messo in carcere e quindi Vercingentorige sfilò dietro il carro del vincitore, anche se questo accadde solamente nel 46 a.c., perché prima non era stato possibile. In quella data, Vercingentorige fu trascinato in catene e Giulio Cesare si godette il proprio trionfo. Subito dopo, Vercingentorige fu portato nel carcere Mamertino, dove fu strangolato.
Giulio Cesare arrivò in Gallia nel 58 a.C. dove cominciò subito a proteggere le popolazioni del posto dai nemici. Quello che poteva sembrare un semplice atto di bontà era, in realtà, parte di una tattica romana in voga da tempo, che portava le persone del posto a diventare alleate dei Romani stessi, che anticipava l’occupazione dei territori. Alla scadenza del suo mandato, nel 54 a.C., Cesare riuscì a farselo rinnovare per altri 5 anni e la cosa non piacque a Vercingentorige. Fu proprio per questo motivo che il Re degli Averni guidò la sollevazione generale che avrebbe portato alla battaglia di Alesia.
Quando si è svolta la battaglia di Alesia e quant’è durata?
La battaglia di Alesia si è tenuta nel settembre del 52 a.C. ed è durato circa 50 giorni.