Anche quando una persona viene a mancare, in un modo o nell’altro possiamo sempre tenerla vicino a noi. Sebbene fisicamente non sia possibile continuare ad avere quella persona accanto, si può comunque conservare il ricordo di quella persona. Questo ricordo possiamo custodirlo ogni giorno con amore e delicatezza, all’interno di un gioiello ricordo, un pendente o un anello che siano capaci di rievocarci vecchi sentori vicino al caro defunto. Questa è la vera definizione di reliquia, un sentimento nascosto dentro un oggetto, solitamente un gioiello: attraverso la fusione di oro, diamanti e ceneri e di qualche capello della persona amata. La reliquia fa parte della cultura europea da secoli ed affonda le sue origini nella storia antica. La sua venerazione ha attraversato interi secoli, popolazioni ed anche tradizioni fino ad arrivare ai nostri giorni.

Le reliquie funerarie di capelli in epoca vittoriana

Al tempo della regina vittoria, era fortemente diffusa un’usanza un po’ macabra per il tempo, ovvero quella della reliquia. In Inghilterra l’esempio della reliquia si esprimeva non solo con i gioielli, ma anche con i fermagli, gli arazzi e gli alberi del ricordo. Questi erano realizzati con i capelli dei cari, in un intreccio armonico da custodire sotto una teca. Quando una persona veniva a mancare, specialmente se era una ragazza, i suoi capelli venivano tagliati e utilizzati per realizzare oggetti da custodire con sè per ricordarla e tenerla quanto più possibile vicino. I capelli erano spesso custoditi all’interno di medaglioni o pendenti fatti in resina, passando per bracciali, orecchini di capelli intrecciati fino alla realizzazione di arazzi con capelli intessuti interamente nella trama del defunto.

L’origine della reliquia funebre

I vittoriani avevano un modo di approcciarsi alla morte molto particolare. La medicina, per quanto avesse compiuto grandi risultati rispetto ai secoli passati, non era mai stata così avanzata da consentire una sostenuta protezione dall’evento della morte. Nel 1800 si moriva infatti molto facilmente. Per i bambini malattie oggi curabilissime, come la febbre, potevano portare alla morte istantanea.
riferimento alla morte che al giorno d’oggi ci lasciano abbastanza perplessi.
La reliquia di capelli, in questo contesto, ha un’origine piuttosto semplice: la fotografia non era ancora molto diffusa ed era un’arte molto costosa. Anche le persone piuttosto ricche non avevano la possibilità di concedersi le profusioni di foto cui siamo abituati oggi, e data l’elevata possibilità di morire dei vittoriani, poteva succedere di perdere un caro di cui non si possedesse nemmeno una foto ricordo. Le persone di ceti sociali più bassi non potevano permettersi altro se non tagliare il una ciocca di capelli del defunto, da poter custodire con sé in un sacchetto appeso al collo, così come si faceva già nei secoli passati. Visita il sito funeraliroma.it per conoscere il mondo funerario di oggi, osservare le differenze rispetto al passato ed informandoti sulle modalità rituali proiettate verso il futuro.

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