Non molte persone hanno sentito parlare di Cosmè Tura, conosciuto anche come Cosimo Tura, pittore italiano vissuto nel 1400. Andiamo a scoprire di più su di lui e sulle sue opere più note.

Chi era Cosmè

Cosmè è stato il pittore di corte dei duchi di Ferrara, gli estensi, conosciuto anche per essere il fondatore della scuola ferrarese di cui, naturalmente, fu uno dei più importanti esponenti. Le prime notizie certe relative a Cosmè si hanno riguardo alla sua esperienza presso la corte estense, per la quale decorò diversi oggetti negli anni 1451 e 1452. Poiché non sono stati rinvenuti altri documenti relativi agli anni compresi fra la metà del 1452 e il 1456, si suppone che Cosmè possa essersi recato altrove, o possa aver fatto un viaggio magari a Venezia o, ancora più facilmente, a Padova, visto che nelle sue opere si rinvengono degli indizi stilistici che fanno pensare proprio a quella città.

La bottega reputata la “più importante d’Italia” per l’apprendistato dei nuovi, giovani talenti, si trovava proprio a Padova ed era gestita da Francesco Squarcione, quindi c’è motivo di pensare che Cosmè Tura possa aver fatto un’esperienza di apprendimento proprio in quel contesto. Si pensa, infatti, che la sua tendenza a prediligere uno stile tagliente e netto e un’esuberanza decorativa possa derivare proprio dal periodo trascorso a Padova. Un altro momento importante nella vita del pittore è stato quello presso Piero della Francesca. Da questo incontro, infatti, sembra che Cosmè abbia mutuato un interesse per la costruzione spaziale geometrica nonché per lo spirito monumentale e per l’uso della luce nitida, specialmente negli sfondi.

Le opere più importanti di Cosmè

Tra le sue opere più conosciute di Cosmè c’è anche una delle sue opere più antiche fra quelle documentate ovvero le portelle per l’antico organo della Cattedrale di Ferrara ma Cosmé era abituato a lavorare a diversi progetti per non rischiare di non soddisfare le aspettative dei duchi di Ferrara. Egli, dunque, ha disegnato un servizio d’argento per le nozze fra Ercole I ed Eleonora di Aragona o, ancora,  ha fornito disegni per degli arazzi e ha eseguito, per la Chiesa di San Giorgio, la “Pala di Roverella”. Cosmè era inoltre uno sculture, tuttavia sappiamo poco delle sue opere in quest’ambito perché non sono state sufficientemente documentate. Il suo ruolo primario, infatti, rimane quello di pittore e la sua carriera ha subìto una svolta positiva nel 1456, quando è diventato uno degli stipendiati di corte, aspetto che lo ha portato a realizzare sempre più opere.