Forse meno conosciuta dell’acacia, al quale è molto simile, la robinia porta con sé vari benefici per la nostra salute. Andiamo a conoscere quali sono le sue proprietà medicinali, i suoi pro e anche da cosa dobbiamo stare in guardia.

Le proprietà medicinali della robinia

Conosciuta con il nome scientifico di robinia pseudoacacia, che già fa intuire la somiglianza con l’acacia, la robinia è una pianta arbustiva originaria dell’America Settentrionale ma che, da molti anni, è ormai diffusa anche dalle nostre parti. Questo tipo di pianta ha delle importanti proprietà medicinali perché contiene magnesio, vitamine (A, B1, B2 e B3), sodio, potassio, zinco, calcio, oli essenziali e fosforo. Essa possiede, inoltre, molte fibre ed è ricca di glucosidi, proteine e carboidrati. La corteccia della robinia contiene dei principi attivi, che si possono trovare anche nelle sue infiorescenze, che si rivelano molto utili per trattare i disturbi dell’apparato gastrointestinale.

Chi ha difficoltà nel processo di digestione e soffre, per esempio, di esofagite o pirosi gastrica, può trovare sollievo grazie alla robinia. È possibile recarsi in farmacia, dove la robinia può essere venduta come tintura madre, nel quale caso è utile per trattare le faringiti e la raucedine, oppure da usare per la preparazione delle tisane. In questo caso, vengono usati i fiori essiccati della robinia, le cui proprietà sono sedative e aiutano la persona a rilassarsi.

I benefici della robinia

La robinia è sicuramente una delle piante che più possono aiutare gli esseri umani a trattare fastidi e problematiche di salute di lieve o media entità. Oltre a quanto già elencato, fra i benefici della robinia troviamo le sue capacità come lassativo naturale. Negli anni passati, infatti, le persone utilizzavano gli estratti della corteccia di questa pianta proprio a questo scopo così come, sempre nel passato, essa veniva usata per preparare un decotto che aiutava a vomitare e ad affrontare i problemi del fegato (in questo caso, venivano usate le foglie della pianta).

Il miele energizzante che nasce dalle inflorescenze della robinia, è sicuramente uno dei benefici più evidenti che questa pianta porta con sé. Questo tipo di miele viene spesso usato per diversi scopi fra cui come astringente, e quindi in casi di diarrea ed enterite, come antinfiammatorio contro mal di gola e tosse poiché favorisce l’espulsione dei catarri e come emolliente aiutando, come già accennato, nei casi di pirosi gastrica o esofagite che possono far provare acidità. Fra i pregi di questo miele c’è anche il suo sapore dolce e gradevole, che lo rendono gradito anche ai bambini che quindi possono beneficiare come gli adulti dei suoi effetti positivi.

La robinia può essere utilizzata anche in cucina. Nei mesi fra aprile e maggio si raccolgono le sue inflorescenze che vengono poi preparate con fritti e pastella.

I contro della robinia

Nonostante le numerose proprietà mediche e benefiche, la robinia ha anche degli svantaggi che sono ricollegabili, generalmente, all’eventuale presenza di tannini nelle parti variabili. Questo può portare a interazioni farmacologiche e a effetti collaterali. Anche se c’è una tendenza generale a pensare che tutto quello che è naturale non abbia controindicazioni, generalmente non è così pertanto, nel caso della robinia, è consigliabile evitare il fai-da-te ma rivolgersi a un medico o a un erborista di fiducia.